È dunque soprattutto in presenza dell'arte che riusciamo a vivere noi stessi e a dialogare con noi stessi. Scopo del convegno sarà proprio rendere esperibile questa forma di completezza.

 

Nel corso di due giornate analizzeremo e sperimenteremo i diversi aspetti dell'embodiment delle percezioni in un'ottica intellettuale e artistico-sensoriale.

 

Mediante conferenze, un seminario pubblico, un simposio sul futuro e un congresso di algologia rivolto ai medici cercheremo di capire fino a che punto l'individuo, ponendosi le domande giuste, è in grado di attivare processi di ricerca e cambiamento che ne favoriscono la progressione.

 

In che misura le strutture mentali e le metafore influiscono sulle nostre azioni ed emozioni? Che cos'è il libero arbitrio e cosa significa percezione soggettiva?

In che modo, attraverso associazioni fondamentali, siamo in grado di rivisitare il passato, costruire il presente e innescare un processo creativo per il nostro futuro?

 

Linguaggio, pensiero e arte come possibilità di forgiare la nostra vita e come ponte tra gli individui è il tema centrale di queste due giornate di Potsdam, in cui cercheremo di proporre un approccio neuroscientifico, artistico e filosofico.

 

Il simposio si pone l'obiettivo di collegare elementi della medicina, delle neuroscienze, della psicologia e della politica sociale con le arti visive nelle loro forme più varie, e si rivolge a tutti coloro che si interessano alla riflessione socio-politica e all'arte come pure ai professionisti del settore medico.

 

Gli organizzatori, la dott.ssa Johanna Michel e il dott. Hermann Schmidt, praticano l'arte di guarire nel solco della tradizione che considera l'uomo come un essere complesso e completo, il quale traduce le proprie percezioni sensoriali in forme musicali e artistiche. Attraverso i progetti artistici conosciuti con il nome di Valle Venia e l'organizzazione di manifestazioni a carattere scientifico riconosciute a livello internazionale, essi promuovono la necessità, percepita a livello socio-politico, di comprendere il dolore come fenomeno interdisciplinare e psicosociale.